“Welness” e “benessere” fanno parte del nostro vocabolario quotidiano ma siete sicuri di conoscere bene il loro significato? Ogni tanto una sbirciatina nel dizionario non “guasta”.
La prima definizione ufficiale del benessere viene fornita dall’OMS nel 1948 :
“Stato di completo benessere Fisico, Psichico, Sociale e non semplice assenza di malattia” La parola benessere nasce da ben – essere = “stare bene”o “esistere ben, volendo con ciò intendere uno stato che coinvolge tutti gli aspetti dell’essere umano. Il concetto di una necessaria implicazione nel benessere globale – olistico – non solo di aspetti psicofisici (mentali, sociali e spirituali) ci arriva dal pensiero filosofico orientale e occidentale, e trova conferme nel campo medico – scientifico.
Il wellness invece non è soltanto “benessere” ma coinvolge anche le attività per la salute del corpo, terapie che possiamo definire olistiche, discipline che interessano il corpo, lo spirito, la mente e le emozioni.
Sono state incorporate nel wellness, terapie provenienti da altre culture, come lo Yoga, l’Ayurveda (antico scienza di guarigione Indiana) la TCM (tradizionale medicina cinese) Tai Chi, o Qi Gong. Arriviamo quindi al concetto di wellness tourism il turismo che prevedere una serie di attività volte al miglioramento del proprio stadio di benessere, sia interiore che esteriore, quali percorsi termali, passeggiate nelle foreste, trattamenti a base di massaggi, aromaterapia, cromoterapia, agopuntura, fino ad arrivare ad una pianificazione nutrizionale appropriata.
Attività proposte come un momento di stacco dai ritmi serrati della vita quotidiana. Anche eventuali trattamenti medici, nel wellness tourism sono proposti in modo rilassante, combinando cure con momenti di intrattenimento e divertimento, facendo programmi giornalieri.
Turismo del benessere. Umbria
Negli ultimi anni, nelle loro strategie di differenziazione, molte destinazioni hanno trovato in Umbria Il Wellness Tourism come strada da intraprendere, e questo ha portato ad un ulteriore motivo di sviluppo di tale segmento.
Agriturismi, Associazioni di promozione sociale e Centri Olistici studiano percorsi adatti alle esigenze di coloro che cercano validi rimedi allo stress, ansia e tanti sono i disturbi quante le radici di questi mal-essere. A conferma di tutto questo arriva la dichiarazione dell’assessore regionale e vice presidente della Regione Fabio Paparelli: “L’Umbria punta su paesaggio, eventi culturali e percorsi spirituali per affermarsi nel panorama turistico nazionale e internazionale”.
La richiesta di una vacanza all’insegna del wellness e del relax è in continua crescita. Una delle regioni che meglio si apprestano ad offrire un turismo all’insegna del wellness è proprio la verde Umbria, con i suoi suggestivi borghi medievali, i suoi profumi e sapori. L’Umbria è un oasi naturale, dove le ricchezze paesaggistiche e quelle artistiche si uniscono ispirando nel visitatore un profondo senso di equilibrio e di serenità. Il wellness è divenuto ormai un classico nelle offerte-vacanza proposte da, centri olistici, hotel e terme presenti sul territorio umbro e il cui numero di strutture è sempre più in aumento.
Infatti, nel rapporto “Indagine sul turismo del benessere 2009” della Regione Umbria appare chiaro che “il turismo del benessere ha registrato negli ultimi 10-15 anni tassi di crescita fenomenali in tutto il mondo. Secondo l’European Travel Monitor le vacanze orientate alla cura della persona e della propria forma fisica rappresentano più del 15% del totale delle vacanze internazionali degli europei.
Sono molti fattori che hanno contribuito al boom del turismo del benessere e che concorrono tuttora alla forte dinamicità del settore. I nuovi trend demografici, la maggior consapevolezza del proprio stato di salute e i cambiamenti nei comportamenti e nei valori dei consumatori sono solo alcuni dei fattori determinanti dello sviluppo di questo segmento del comparto turistico (T.T.A., 2004). (…) Con lo sviluppo delle “economie della conoscenza”, la sopravvivenza nell’attuale mondo del lavoro richiede meno sforzo fisico ma la capacita di saper sostenere pressioni psicologiche con effetti negativi sul benessere complessivo.
Lo stress ha raggiunto proporzioni preoccupanti
e rappresenta attualmente la più grave minaccia alla salute nei paesi economicamente più sviluppati. Le pressioni e lo stress alimentano la necessità di recuperare il proprio benessere in un’atmosfera rilassata, lontana dal ambiente di vita quotidiano. Sempre più viaggiatori sono alla ricerca di occasioni per rallentare i propri ritmi di vita, staccarsi dalle incombenze della quotidianità e riguadagnare una sensazione di benessere.”
Molto interessante, è uno dei fattori che sta contribuendo allo sviluppo del welness tourism (turismo dell’benessere) inserito all’interno del rapporto della Regione Umbria sopracitato, ovvero “Il diverso ruolo delle Donne”: il diverso ruolo che le donne hanno assunto nella società sta contribuendo allo sviluppo delle wellness.
Attualmente molte donne lavorano, hanno una loro autonomia economica e tendenzialmente scelgono vacanze differenti rispetto a quelle preferite dagli uomini. Generalmente è più probabile che le donne scelgano una vacanza benessere. Gli uomini rappresentano solo il 30% di coloro che decidono di fare una vacanza benessere.
Tuttavia questo dato si sta modificando in quanto anche gli uomini cominciano ad attribuire un valore crescente al relax e al benessere. Questi trend rilevati a livello internazionale, sono riscontrabili anche tra la popolazione italiana, dove la ricerca del benessere sta diventando un’esigenza sempre più diffusa. Il wellness è ormai un vero e proprio “must” che, peraltro, non sembra risentire dell’attuale crisi economica e del calo generalizzato dei consumi.