Le parole chiavi sono psicologia ed ecosistema perché questa è una disciplina che indaga gli aspetti cognitivi attraverso i quali vengono percepiti i diversi ambienti.
Studia il tipo di relazione ambiente esterno, la sua rappresentazione interiore e il comportamento che ne deriva. È a partire dalle conclusioni raggiunte, da questi studi che l’ecopsicologia interviene con proposte terapeutiche ed educative volte a favorire la riconnessione tra uomo e ambiente.
Effetti e benefici
Oltre ad essere una disciplina pratica, l’ecopsicologia ha una forte componente antropologica e filosofica.
Mette in luce, in ogni diversa società, i parallelismi tra la qualità di relazione con la natura e i valori sociali messi in atto.
Dalle culture native l’ecopsicologia recupera una visione unitaria dell’uomo e del suo ambiente e promuove una grande fiducia nelle potenzialità ecosostenibili della tecnologia, è post-industriale, non anti-industriale, nel suo orientamento sociale.
Origini e storia
La psicologia ambientale rappresenta sicuramente l’antecedente dell’ecopsicologia, avendo posto per la prima volta la problematica ambientale in termini sistemici, includendo il fattore umano nello studio dei processi della biosfera.
L’ecopsicologia nasce in California all’inizio degli anni novanta a partire dalla constatazione di una correlazione esistente tra il crescente disagio esistenziale, individuale e sociale, e l’aumento del degrado ambientale, parallelo al rapido processo di urbanizzazione che ha cambiato radicalmente stili di vita e abitudini di una grande parte della popolazione mondiale.