La moxibustione o moxa è una tecnica di origini antiche che sfrutta il potere curativo del calore. Viene utilizzata in particolare in Oriente dove è stata tramandata dalla medicina tradizionale cinese ma è ormai diffusa anche in Occidente.
La moxa è sostanzialmente una pratica terapeutica che sfrutta gli stessi canali energetici e punti dell’agopuntura per trattare alcuni disturbi del corpo. La tecnica si serve di una specie “sigari” della lunghezza di circa 20 cm o coni al cui interno vi sono piante officinali essiccate (in particolare Artemisia).
L’ Artemisia vulgaris (nota anche come artemisia comune o assenzio cinese) è una pianta molto usata e apprezzata dalla medicina tradizionale cinese per le sue proprietà. È utile contro la febbre, per trattare i problemi gastrointestinali, è antinfiammatoria, fluidifica il catarro, depura il fegato, regola la pressione, è antidepressiva e tanto altro.
Questi coni si fanno bruciare e poi vengono posti sopra o nelle vicinanze delle zone da trattare, in questo modo si ottiene un riscaldamento e grazie al calore (l’Artemisia brucia a una temperatura di 800°) oltre che ai principi attivi della pianta liberati sulla pelle viene stimolato il processo curativo.
Effetti e benefici
La moxibustione è indicato al trattamento di tutte le patologie dominate dal freddo e dal umidità, siano essi penetrati dal esterno o presenti al interno (deficit di YANG), nelle patologie croniche come la bronchite e l’asma, sia con presenza di Calore o di Freddo e nelle patologie contraddistinte da forte stasi di QI e Sangue, poiché:
- velocizza la corrente energetica nei meridiani
- disperde il Freddo e l’Umidità
- armonizza il rapporto tra QI e Sangue
- tonifica lo YANG
- si oppone ed espelle le energie patogene mantenendo la salute.
Origini e storia
La moxibustione è una pratica terapeutica tipica della medicina cinese e fa parte delle tecniche esterne. Si applica in abbinamento al massaggio, al agopuntura o come tecnica singola.
Nel 2010 è divenuta, insieme al agopuntura, Patrimonio Culturale dell’Umanità dal UNESCO, inserita tra i Patrimoni orali e immateriali dell’umanità.
Moxa è un termine inglese derivato dalle parole giapponesi Moe e Kusa, che significano “bruciare” e “erba” (quindi “erba che brucia”) e che si riferiscono alla pratica di una tecnica terapeutica assolutamente originale e sconosciuta in occidente fino a qualche decennio fa.
La moxibustione è, come le altre pratiche della medicina cinese, di antichissima origine e di essa si parla già in un libro di seta, rinvenuto presso le tombe di Mawangdui appartenute alla famiglia Li Zang, risalente al II-I secolo a.C. In seguito moltissime altre pubblicazioni magnificarono le potenzialità della moxibustione, sostenendo soprattutto che la moxibustione agisce maggiormente nelle fasi croniche delle malattie o qualora altri trattamenti abbiano fallito.