La Nutrizione Ayurvedica è uno degli aspetti basilari di un Sistema di Conoscenze millenario sviluppatosi in India: Ayurveda deriva da Veda che vuol dire Conoscenza e Ayu che significa Vita quindi significa conoscenza della Vita o Arte del buon vivere.
Si basa sull’attuazione di uno stile di vita che prevede abitudini alimentari insieme a tecniche di purificazione (Panchakarma) e ringiovanimento, una corretta attività fisica e un adeguato riposo. Lo scopo è mantenere il corpo in salute, considerato il nostro tempio; ma un’altro scopo, forse più importante, è quello di considerare il cibo non solo nutrimento della parte fisica e organica di un individuo ma in maniera sottile ed energetica, come un nutrimento della mente e dello spirito.
Estremamente proficuo risulta integrare le moderne conoscenze secondo le quali il cibo è scomposto nel nostro corpo dando origine a macronutrienti (carboidrati, proteine e lipidi) insieme a micronutrienti (vitamine e sali minerali) e altre sostante bioattive e antiossidanti, con la visione che ogni individuo è costituito da una personale Prakriti, una intelligenza sottile che si misura con il sistema dei Tridosha, stabilita al momento del concepimento.
L’ayurveda
si basa sulla teoria dei cinque elementi Aria, Acqua, Terra, Fuoco e Spazio che costutuiscono il nostro corpo e che si combinano generando le tre funzioni basilari o Tridosha (Vata, Pitta, Kapha) alla base della nostra costituzione e di tutti i processi fisiologici.
- Vata o movimento e composto di Spazio e Aria, governa il sistema nervoso e circolatorio, respiratorio ed escretorio e anche il transito del cibo nell’appartato digerente; è secco, leggero, ruvido, mobile, freddo, sottile e permeante.
- Pitta (calore), composto di Fuoco e Acqua), governa il sistema digestivo, endocrino e il metabolismo; è caldo, acuto, liquido, di odore sgradevole e leggermente untuoso, acido e piccante.
- Kapha (unione), composto di Acqua e Terra, governa la struttura del corpo e il sistema immunitario; è denso, lento, stabile, viscoso, pesante, liscio, soffice e appiccicoso.
L’approccio ayurvedico in nutrizione permette di individuare la propria costituzione e di utilizzare i cibi più adatti alle caratteristiche individuali evitando le inconpatibilità.
Effetti e benefici
Attraverso il dialogo e la consulenza nutrizionale, un’approfondita anamnesi personale, fisiologica e patologica, un’attenta valutazione dello stato nutrizionale e della costituzione individuale basata anche sui Tridosha, ogni individuo è in grado di portare avanti un personale percorso di presa di coscienza.
Sarà inoltre importante attenersi ai cicli giornalieri, stagionali, annuali dei cibi e del nostro corpo .
Dal momento che il cibo è uno degli aspetti fondanti la nostra esistenza, gli effetti e i benefici della nutrizione ayurvedica risultano molteplici:
- acquisire una maggiore consapevolezza di se stessi e di ciò che si introduce nel corpo;
- più consapevolezza non solo della qualità e della provenienza di ciò che si mangia ma anche di come si mangia, dedicando attenzione alla preparazione dei cibi, alla sequenza con cui questi vengono ingeriti, alla quantità ingerita, al tempo dedicato alla degustazione del pasto e allo stato d’animo con cui questo si assume, senza trascurare la compagnia dei commensali;
- sviluppare un maggior autocontrollo e una giusta moderazione combattendo gli eccessi.
Origini e storia
La Saggezza, la Scienza, l’Arte e la Filosofia di Vita Ayurvedica è stata generata da una grande esperienza che è quella dei Rishi (saggi o osservatori), ricercatori della Verità. E’ il sistema medico più antico e risale a 5000 anni fa, tramandato da maestro ad allievo oralmente. Tale antica disciplina è contenuta nell’Artva Veda, uno dei quattro testi antichi della tradizione Vedica.
La conoscenza della Vita è trasmessa attraverso la filosofia Samkya, una delle sei filosofie indiane (Yoga, Samkya, Vedanta, Niyaya, Vaishesika, Mimamsa).
In Ayurveda la filosofia Samkya, esprime la vita dell’Universo come un confronto tra il Purusha (esistenza eterna) e la Prakriti (esistenza mutevole); l’obiettivo è liberarsi della Prakriti e divenire Purusha (libero).
Il Purusha è onnipresente, eterno e sostiene tutto, mentre Prakriti è evoluzione dell’intero universo con tre qualità costitutive chiamate Triguna, tre stati della coscienza o ego: coscienza pura (Sattva), coscienza dinamica (Rajas); coscienza passiva (Tamas). L’Ayurveda si occupa anche di preparare e utilizzare medicamenti. Non è certo possibile descrivere la storia dell’Ayurveda in poche righe, storia intrisa della mitologia Indiana.